
Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESi, ha presieduto, oggi, nella Basilica Cattedrale il Giubileo di sacerdoti, diaconi e seminaristi in occasione della tradizionale Messa Crismale. La celebrazione è stata preceduta dalla Statio nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo, dalla quale i ministri si sono mossi in processione verso la chiesa giubilare.
Parlando della speranza, tema dell’anno giubilare, il vescovo ha ricordato che si tratta di “una virtù teologale, non un desiderio umano, ma Dio stesso” – ha detto – “è anelito alla vita eterna, reso possibile dall’Incarnazione, dalla Pasqua e dal dono dello Spirito”.

Poi, l’esortazione a non farsi ingannare dalle illusioni.”La speranza” – ha aggiunto – “non è sinonimo di successo umano, ma partecipazione alla santità di Dio”. Anche la correzione fraterna e la sofferenza, alla luce della Scrittura, sono strumenti per crescere nella giustizia.
Ricordando che bisogna restituire dignità agli esclusi ed accompagnare chi soffre, Mons. Raspanti ha detto che le opere di misericordia, come l’offerta di un sostegno a chi è nel bisogno, sono segni concreti della speranza.
In conclusione, il riferimento alla “speranza della vita eterna”, che ci rende più umani, più capaci di misericordia e di pace. “Anche il giudizio finale, spesso temuto, è garanzia di giustizia e verità”.
(foto: due momenti della Messa Crismale)
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