Ex Province. Elezioni di secondo livello è “funerale della democrazia”, l’analisi di Primavera

“Con il nuovo sistema elettorale indiretto questo vasto territorio esprime solo un consigliere provinciale. Il voto indiretto ha sancito il funerale della democrazia rappresentativa delle autonomie locali, perché prima le province regionali in Sicilia erano espressione statutaria e costituzionale dei liberi consorzi comunali, ora soltanto di segreterie personali che scelgono a tavolino chi deve rappresentare quale interesse”.

Lo scrive il deputato regionale Santo Primavera alla luce dei risultati delle elezioni di secondo livello che si sono svolte domenica scorsa nelle nove ex Province siciliane, oggi distinte in tre città metropolitane e sei liberi consorzi comunali.

Il parlamentare di Sala d’Ercole, pone l’accento sulla drastica riduzione della rappresentanza territoriale, causata proprio dal sistema elettorale indiretto.

Primavera prende come riferimento il collegio di Giarre che, con il precedente sistema elettorale, riusciva ad esprimere cinque rappresentanti, “garantendo un equilibrio tra le forze di maggioranza e opposizione”.

“Occorre ridare voce ai siciliani e tornare al sistema di voto diretto delle province” – scrive – “e poi in generale ad un sistema proporzionale per collegi con voto di preferenza ad ogni livello”.

(foto: il deputato regionale S. Primavera)

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