Ottava di Santa Lucia, in migliaia per le vie della città nel giorno conclusivo della Festa

E’ calato il sipario sulla Festa di Santa Lucia 2018 che, ieri sera, ha vissuto il suo atto conclusivo con la processione dell’Ottava ed il ritorno del Simulacro dal Santuario della Borgata alla Cattedrale di piazza Duomo. La giornata è iniziata con il Pontificale, alle ore 11, seguito dall’omaggio dei Vigili del Fuoco che con Santa Lucia hanno un forte legame di devozione , risalente al terremoto del 1990. Puntuale l’inizio della processione, alle 16, tra i tanti occhi lucidi dei fedeli della Borgata che, per una settimana, hanno goduto della presenza di Lucia. La festa di dicembre è, infatti, molto sentita in tutto il quartiere che, ogni anno, attende l’arrivo del Simulacro. Sono tantissimi i fedeli che hanno trascorso questi otto giorni in chiesa, da mattina a sera, accanto a loro Lucia, la Santa siracusana. Rispetto a quella del 13 dicembre, la processione dell’Ottava, oltre ad avere un itinerario più lungo, vive alcuni momenti di profonda commozione, come l’incontro tra Lucia e Maria, al Santuario della Madonna delle Lacrime. Qui il Rettore don Aurelio Russo, nel suo saluto, ha invocato la “Madre delle Lacrime” e la “Martire di Cristo” affinchè allontanino dalla nostra città ogni forma di violenza a donne ed a bambini, a poveri ed anziani, rendendo i nostri cuori più umani ed accoglienti verso gli altri dove, “ha detto, “si nasconde indifeso Gesù Bambino”. Ancora emozione ed occhi lucidi nel cortile dell’ospedale, per la visita agli ammalati. In corso Gelone di nuovo in campo i Vigili del Fuoco,  che danno il cambio ai berretti verdi e portano il Simulacro fino alla metà del corso Umberto. Ed  al corso Umberto Santa Lucia riceve l’omaggio della Banda Musicale “Città di Siracusa” con il classico carosello di coreografie, poi, l’atteso spettacolo pirotecnico che, quest’anno ha avuto una location diversa dal solito, un po’ più decentrata dal ponte Umbertino. In piazza Archimede altro omaggio, stavolta floreale, a cura del Prefetto Pizzi, da pochi giorni a Siracusa, poi avanti per via Roma e piazza Minerva e, intorno alle ore 23, l’ingresso in Cattedrale. Qui altro momento di grande emozione perché la chiusura della Nicchia, così come l’apertura, è un rito molto toccante e sentito. Tante le lacrime di commozione ma anche di gioia, alla vista del Simulacro che, al grido “Sarausana jè”, si eclissa dietro le porte della Nicchia, chiusa dal maestro di Cappella, Benedetto Ghiurmino con le famose cinque chiavi, custodite da ciascuno dei componenti la Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Le feste religiose a Siracusa non si esauriscono, comunque, qui, perché a Gennaio ci saranno i festeggiamenti in onore di San Sebastiano, compatrono di Siracusa. Santa Lucia, intanto, tornerà ad essere esposta venerdì 28 dicembre, anniversario del terremoto di Messina del 1908 poi, ancora, il 9 gennaio, anniversario della dedicazione della Cattedrale (avvenuta il 9 gennaio 1927) e l’11 gennaio, anniversari del terremoto del 1693

 

 

(foto: la processione in corso Umberto)