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La plastica monouso rappresenta una delle più gravi minacce per l’ambiente marino e terrestre del nostro pianeta. L’associazione Codici si unisce agli allarmi lanciati da più parti per una problematica molto seria.
Lo dimostrano i numeri. Nel 2021 a livello mondiale sono stati generati 139 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica monouso, con un aumento di 6 milioni di tonnellate rispetto al 2019. Un altro dato su cui riflettere è quello relativo all’inquinamento costiero.
Circa l’80% dei rifiuti trovati sulle spiagge europee è costituito da plastica e di questi il 50% sono prodotti monouso.
Gli oggetti in plastica impiegano centinaia di anni per decomporsi, frammentandosi in microplastiche che contaminano l’intera catena alimentare. La produzione di plastica monouso, inoltre, contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra.
L’associazione Codici suggerisce, pertanto, alcuni comportamenti responsabili che i consumatori dovrebbero adottare per ridurre il consumo di plastica monouso: usare borracce riutilizzabili, perché le bottiglie in plastica sono tra i rifiuti più inquinanti; scegliere contenitori sostenibili, sostituendo a piatti e posate in plastica quelli in bamboo, acciaio o materiali compostabili; fare la spesa con borse riutilizzabili, non ricorrendo ai sacchetti di plastica.
“La riduzione della plastica monouso” – avverte l’associazione – “non è solo una questione ambientale, ma una responsabilità sociale che coinvolge tutti noi”.
(foto: repertorio internet)
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