A sei anni dalla morte, avvenuta la notte tra il 25 ed il 26 giugno 2010, è ancora vivo tra i siracusani, almeno tra quelli che hanno superato la soglia dei 50 anni, il ricordo di Armando Greco, giornalista-editore e conduttore radiofonico fino alla metà degli anni ’90. Classe 1942, giornalista dal 1969, Armando Greco è stato fondatore e direttore del settimanale “L’Eco di Sicilia”, giornale di inchieste, tra i primi a mettere a nudo intrallazzi e intrecci tra politica e affari. Il 1 maggio 1976 inizia la sua avventura a “Radio Siracusa International”, fondata insieme al cognato, l’imprenditore edile Angelo Bianca. Dai microfoni dei “101 mhz”, in pochi mesi, conquista la simpatia e l’affetto di migliaia di ascoltatori, siracusani e non, ai quali riesce a parlare in modo schietto e genuino. I suoi programmi “Zaratustra” e “Il giocone”, sono entrati nella storia di questa città. Intrattenimento, umorismo, le immancabili frecciate all’indirizzo del sindaco o dell’assessore di turno e, di tanto in tanto, qualche parola colorita, rendevano ancora più incisiva la sua forma di comunicazione che, comunque, non trascendeva mai nel volgare. Dalla radio alla Tv, in quegli anni, il passo è breve e così, nel 1978, Armando Greco diventa anche volto televisivo. Fu il primo in assoluto, a portare in casa dei siracusani le immagini della festa di Santa Lucia, inventandosi un fermo immagine della Santa Patrona, che per tutto l’ottavario diventava il monoscopio di Tris Tv, e trasmettendone le processioni in differita. A lui si deve anche il primo esperimento di programma-contenitore sulle tv private siciliane. “Una domenica così”, ideata in collaborazione con l’inseparabile compagno di lavoro Corrado Cartia e con Carlo Andreoli, giornalista romano, che ne era anche il conduttore, tra giochi telefonici, sketch teatrali e telefilm, teneva i telespettatori inchiodati davanti alla tv per tutto il pomeriggio. Il nome di Armando Greco è legato anche al “Premio Carlo Capodieci” che, in seguito, venne trasferito a Roma, all’”Autoradioraduno”, manifestazione a metà tra rally e gioco a quiz, inventato per festeggiare l’anniversario della radio. Ogni anno, fino a quando Armando ebbe la possibilità di organizzarlo, erano centinaia i partecipanti che si iscrivevano alla gara da tutta la provincia di Siracusa ed oltre, per contendersi l’ambito trofeo. Armando Greco fu anche un apprezzato poeta e con la sua opera “Le polveri di Auschwitz”, fu inserito nella Cinquina del “Premio Viareggio”. Quanti lo hanno conosciuto possono confermare che, dentro quel personaggio da grande giocherellone si nascondeva, in realtà, un grande animo sensibile ed attento ai problemi sociali. Ricordiamo le tante raccolte di fondi per offrire il pranzo di Natale e di Pasqua agli anziani della casa di riposo di Grottasanta o, in occasione della “festa dei morti”, per regalare un giocattolo ai bambini meno fortunati delle periferie. Encomiabile quella grande gara di solidarietà, alla quale diede vita insieme a Zabo dai microfoni di Radio Siracusa International, per aiutare una bambina che doveva essere sottoposta ad un costosissimo intervento chirurgico al viso. Nel 1982, lascia TRIS, acronimo di Tele Radio International Siracusa, e fonda Superradio 91 dove, insieme all’affiatata ed inseparabile equipe dei “101 mhz”, continua la sua opera di “comunicatore di simpatia” nell’etere. Poi i primi problemi di salute, il cuore, l’ictus, gli interventi chirurgici ai quali si deve sottoporre, lo costringono ad allontanarsi dalla sua radio e dai suoi ascoltatori. Armando Greco trascorre gli ultimi anni di vita, consumati tra case di cura e malattie, amorevolmente assistito dalle sorelle Irene e Liliana (Zia Lulù) che gli stanno vicino fino al momento dell’ultimo respiro.
(foto: Una immagine di Armando Greco alla regia di Radio Siracusa International)
Ascolta alcune registrazioni di “Zaratustra”