Tempo un mese e, se non si corre ai ripari, le ex Province siciliane passeranno dallo stallo, in cui già versano, alla paralisi. L’allarme è di Cisl e Cisl Fp regionali, che chiedono al governo Musumeci, di “convocare, già la prossima settimana, l’Osservatorio regionale previsto dall’articolo 25 della legge 15/2015”. Viabilità scuole, fasce sociali deboli, lavoratori diretti (circa seimila), dipendenti delle partecipate (800) e precari (600): una vera bomba ad orologeria che rischia di esplodere, da un momento all’altro, se non si va ad un confronto programmatico, tra governo ed organizzazioni sindacali, che fissi le linee guida del riordino di questi enti. Mimmo Milazzo e Paolo Montera, rispettivamente segretario generale e segretario Funzione Pubblica della Cisl, chiedono, inoltre, il confronto con il governo nazionale “sugli oltre 200 milioni annui di prelievo forzoso, che fin qui ha funzionato come vera e propria palla al piede”. Il tempo è scaduto, insomma, bisogna necessariamente accelerare per recuperare i ritardi accumulati.
(foto: Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana)