
“A Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996 a 15 anni. A ricordo del bambino che amava i cavalli ucciso brutalmente dalla mafia”. Questa la frase che dovrebbe essere incisa sulla targa in memoria della giovane vittima di cosa nostra A proporre l’intitolazione di una via cittadina, di un parco giochi o di una piazza, al piccolo Di Matteo è Fratelli d’Italia che ha corredato la richiesta con più di 400 firme e questa mattina, in occasione della “Giornata contro le vittime delle mafie, l’ha protocollata a Palazzo Vermexio. A recarsi in Comune sono stati Paolo Cavallaro, coordinatore cittadino, Marco Mastriani, dirigente regionale del partito, Silvia D’Arrigo e Angelo Lantieri, membri del coordinamento cittadino. “Con questa iniziativa presentata simbolicamente in questa data” – hanno detto – “vogliamo ricordare a tutti noi cos’è la mafia e cosa è stata capace di fare dimostrando assoluto disprezzo della legge, ma perfino di qualsiasi valore morale”. L’uccisione di Giuseppe Di Matteo venne decisa dalla cupola per ritorsione nei confronti del padre Santino, pentito e collaboratore di Giustizia. Il bambino venne rapito dal maneggio che frequentava, il 23 novembre 1993 e, dopo 25 mesi di prigionia, venne strangolato e sciolto nell’acido. Per l’omicidio sono stati condannati all’ergastolo 100 mafiosi, tra i quali Giovanni Brusca (uno degli esecutori materiali) e Leoluca Bagarella.
(foto: da sinistra M. Mastriani, S. D’Arrigo, P. Cavallaro,A. Lantieri. Riquadro, il piccolo G. Di Matteo)