Avola. Frasi offensive dell’onore del Presidente della Repubblica su FB, denunciato

Quando si parla di rischi della rete e dei social network in particolare, non ci si riferisce solo a pedofilia, tradimenti e inciuci a sfondo sessuale, ma anche ad altre situazioni, come  la diffamazione, la calunnia o cose ancora più gravi.

Offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere, per esempio, sono i reati contestati ad un 46enne di Avola che, in occasione della visita del Capo dello Stato a Siracusa, lo scorso 19 luglio, si è lasciato andare a commenti “coloriti” nei confronti di Mattarella, sulla pagina Facebook di un giornale telematico.

 Purtroppo, molti non vogliono ancora rendersi conto che sui social valgono le stesse leggi in vigore nel cosiddetto mondo reale e, quindi, lanciare un insulto verbale sulla pubblica via all’indirizzo di qualcuno, o digitarlo con la tastiera e poi pubblicarlo sulla rete, costituisce ugualmente reato.

Gli agenti della Digos, dopo aver preso visione del post, hanno avviato le indagini e sono risaliti all’autore che, adesso, è stato denunciato.

E attenzione, perché, mettere il classico “mi piace” ad un post su Facebook che contiene frasi offensive o, comunque, perseguibili configura il concorso in reato.

(foto: repertorio internet)

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