
L’eccezionale ondata di maltempo che ha flagellato il sud est della Sicilia ed i pesantissimi danni che ha provocato al territorio, all’agricoltura e, quindi, al tessuto economico già sofferente dopo i due anni di pandemia, hanno fatto emergere la necessità di ridare vita alle Province, come enti intermedi di coordinamento sul territorio.
Lo ha ribadito oggi il presidente della Regione, Renato Schifani, che, accompagnato dal responsabile della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, ha fatto una ricognizione in elicottero sulle zone devastate dalla violenza del ciclone.
Il presidente ha tenuto un primo incontro, intorno alle 10, con i sindaci del ragusano, al Palazzo di Città a Comiso, poi si è spostato a Siracusa per un secondo vertice con gli amministratori locali, che si è tenuto nella Sala degli Stemmi del Palazzo del Governo, in via Roma, sede istituzionale dell’ex Provincia regionale e, infine si è diretto a Catania per l’ultima tappa della giornata, a Palazzo Minoriti.

Schifani ha preso atto che bisogna mettersi subito al lavoro per adeguare i sistemi di protezione del territorio. Le forti ondate di calore dei mesi estivi e le piogge alluvionali della stagione invernale, “mettono in discussione” – ha detto – “la tenuta del nostro tessuto sociale, del sistema logistico e di quello economico”.
Il presidente della Regione ha avuto parole di elogio e ringraziamento per la Protezione civile e per tutti coloro i quali, in queste giornate di emergenza, hanno contribuito, ciascuno per le proprie competenze, a prestare soccorso, accoglienza ed assistenza alle popolazioni.
In settimana il governo regionale dichiarerà lo stato di crisi.
(fotocopertina: da sinistra, il prefetto di Siracusa, G. Scaduto, il presidente R. Schifani, il responsabile del DRPC, S. Cocina, il commissario dell’ex Provincia di Siracusa, D. Percolla)
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