Giovedì 23 marzo potrebbe essere una data significativa per cominciare a delineare il nuovo corso delle vecchie Province regionali, commissariate ormai da 10 anni, da quando, cioè una legge di riforma assolutamente fallimentare voluta dal governo Crocetta le cancellò, trasformandole in sei liberi consorzi comunali e tre città metropolitane.
Adesso, sia a Roma che a Palermo, si sono resi conto che quello di cancellare gli enti intermedi è stato un grosso sbaglio, probabilmente anche per via del “taglio occupazionale” che ha subìto il personale politico, e si sta lavorando per ripristinarli.
La regione Sicilia è ancora una volta apripista ed ha già predisposto un disegno di legge in materia di funzioni, organi di governo e sistema elettorale dei liberi consorzi e delle città metropolitane.
Per giovedì 23 marzo l’assessore alle Autonomie Locali, Andrea Messina, ha convocato una riunione con i rappresentanti delle segreterie regionali delle organizzazioni sindacali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Csa-Cisal. In quel tavolo, che si riunirà alle 11 nella sala riunioni all’11.mo piano dell’assessorato, saranno illustrati i contenuti del disegno di legge del governo e si aprirà, quindi, il confronto tra le parti, per giungere a soluzioni condivise.
E’ chiaro che bisognerà attendere la cancellazione della Legge Delrio da parte del governo centrale ma, in ogni caso, il fatto che la Sicilia si stia già muovendo è un dato certamente incoraggiante.
(foto: l’ass. A. Messina – repertorio internet)
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