Si scrive la parola fine alla polemica, scoppiata in questi ultimi due giorni, sulle 50 euro richieste dall’Istituto “Einaudi” alle famiglie degli studenti, a titolo di contributo obbligatorio per implementare le attività didattiche.
A gettare acqua sul fuoco è la stessa dirigente scolastica, prof.ssa Teresella Celesti, che ha comunicato la modifica della delibera del Consiglio d’Istituto, con la cancellazione dell’aggettivo “obbligatorio”.
“Sì coglie l’ occasione” – scrive la dirigente dell’Einaudi -”per ricordare che toccherebbe proprio ai parlamentari la legittimazione degli Organi Collegiali della scuola, che in sede opportuna avrebbero potuto trattare l’ argomento senza tanto clamore”.
Sul caso era stata, infatti, annunciata una interrogazione parlamentare, da parte dell’on. Piccolotti al ministro dell’Istruzione.
I genitori degli studenti dell’Istituto “Einaudi” non saranno, quindi, obbligati a versare il contributo di 50 euro alla scuola, ma potranno, comunque, farlo su base volontaria.
(foto: la dirigente scolastica dell’Istituto “Einaudi”)
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