Siracusa. L’ambientalista Sebastian Colnaghi sulle tracce della vipera dei Walser

Spedizione in Piemonte e Valle d’Aosta di Sebastian Colnaghi, l’ambientalista siracusano noto per il suo impegno nella tutela delle specie animali e degli ecosistemi, che, accompagnato dall’erpetologo piemontese Giacomo Vanzo, ha potuto osservare la vipera dei Walser (nome scientifico Vipera berus walser).

Si tratta di una sottospecie di vipera, poco conosciuta e spesso mal considerata, che rappresenta un importante indicatore della qualità ambientale delle aree alpine. Scoperta nel 2016 da un gruppo di scienziati italiani ed europei, la vipera dei Walser è presente esclusivamente in poche aree alpine del Piemonte e della Valle d’Aosta ed è a rischio estinzione.

Con l’estate alle porte e l’arrivo della stagione del trekking, Colnaghi ha voluto condividere alcuni consigli su come comportarsi in caso di incontro con una vipera. “A chi è dedito al trekking potrà capitare di trovarsi davanti una vipera. È un serpente timido ed elusivo che morde solo se costretto o minacciato. Sebbene il suo veleno non sia considerato mortale per una persona sana, il morso può provocare complicazioni di rilevanza medica e richiede comunque un intervento sanitario. Il consiglio in caso di morso è di restare calmi e andare al pronto soccorso il prima possibile, evitando qualsiasi trattamento fai da te che spesso può essere più dannoso del morso stesso. Per i cani, invece, un morso di vipera può essere letale. Pertanto, per prevenire eventuali incidenti, è fondamentale tenere i cani al guinzaglio nelle aree dove le vipere sono presenti”.

Attraverso le sue attività e la collaborazione con vari ricercatori, Sebastian Colnaghi ha offerto preziosi e molteplici contributi scientifici, tra cui la scoperta della presenza in Sicilia della Vipera aspis hugyi concolor. Ha sottolineato l’importanza di intervenire immediatamente per preservare questa straordinaria specie. La vipera dei Walser è sempre più vulnerabile ai cambiamenti climatici e alle attività umane, come il turismo e l’agricoltura alpina.

“È fondamentale aumentare la consapevolezza e la conoscenza di questa sottospecie per poterla proteggere efficacemente “- conclude l’ambientalista siracusano – “solo attraverso la conservazione e il rispetto del loro habitat naturale potremo garantire un futuro a queste meravigliose creature”.

(foto: l’ambientalista S. Colnaghi)

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