E’ attesa per oggi la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dell’avviso del Ministero del Turismo che sancirà l’avvio della BDSR (Banca Dati Strutture Ricettive) su scala nazionale, con l’obbligo del CIN Codice Identificativo Nazionale.
Da oggi decorreranno, quindi, i termini entro i quali titolari/gestori/delegati delle strutture dovranno adeguarsi alle disposizioni contenute nell’articolo 13-ter del D.L. n. 145/2023.
“Un passo importante” – commenta il ministro Daniela Santanchè – “per garantire, legalità, piena trasparenza agli utenti, favorire l’emersione del sommerso e dell’evasione fiscale e maggior qualità dei servizi offerti ai turisti. Una riforma epocale” – sottolinea – “se pensiamo anche al fatto che le OTA si stanno allineando in tal senso e non proporranno le strutture sprovviste di CIN”.
Per i cosiddetti “affitti brevi”, cioè locazioni turistiche per un massimo di 30 giorni, gli immobili devono essere muniti anche di dispositivi di rilevazione di gas e di estintori portatili. Per le strutture gestite in forma imprenditoriale (ovvero con più di quattro immobili) è richiesto l’adeguamento ai requisiti di sicurezza degli impianti, ai sensi delle normative nazionali e regionali.
Per ottenere il CIN è necessario collegarsi alla Banca Dati delle Strutture Ricettive, utilizzando lo SPID o la Carta di Identità Elettronica. Sul sito internet dell’Osservatorio Turistico Regione Sicilia ( clicca qui ) è, comunque, presente un link per l’accesso diretto al portale della BDSR.
Nei confronti di chi richiede il CIN la prima volta, le sanzioni scatteranno dopo 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso, mentre chi deve convertire il CIR (Codice Identificativo Regionale) in CIN avrà 120 giorni di tempo.
Tra fine anno ed inizio del 2025, insomma, tutto dovrebbe andare a regime e, a quel punto, scatteranno i controlli e le sanzioni che potranno arrivare fino ad 8 mila euro.
(foto: la homepage del portale BDSR del Ministero Turismo)
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