Riceviamo e pubblichiamo. A proposito del big match di domenica tra Siracusa e Reggina

Tanta la gioia al triplice fischio finale per la bella prestazione e vittoria del nostro Siracusa contro il Pompei. Ma non appena noi tifosi abbiamo messo piede fuori dallo stadio, già il pensiero era rivolto alla partitissima di domenica prossima contro la Reggina.

Molti di noi dicevamo: Abbiamo vinto, siamo contenti, ma pensiamo alla Reggina; questo è stato, e sarà il pensiero ricorrente da oggi e fino a domenica prossima. E’ indubbio che, la sesta partita di ritorno della serie D girone I, vede l’incontro Reggina- Siracusa, come il fiore all’occhiello, la partitissima dell’anno, perché vede scontrarsi le due leader indiscusse di questo campionato; capolista e vice capolista che combatteranno fino alla fine del campionato per consolidare e tagliare il traguardo della serie C.

Il “Granillo” di Reggio Calabria sarà strapieno all’inverosimile, già il presidente della Reggina ha chiamato a raccolta la tifoseria amaranto, di contro i tifosi azzurri non saremo di meno; la tribuna riservata agli ospiti sarà un’invasione azzurra.

Un tripudio di bandiere amaranto e azzurro accoglieranno all’ingresso in campo, le due regine del campionato. Un solo auspicio: Che sia una bella partita, senza alcuna cattiveria fisica, ma solo agonistica, correttezza sugli spalti e che sia una bella domenica di sano calcio che potremo ricordare con orgoglio e dire. Io c’ero.

Un’ultima mia modestissima considerazione: La fibrillazione per noi tifosi ci può stare, ma auspico, invece, che in seno alla squadra possa regnare la serenità dovuta per affrontare la Reggina nelle migliori condizioni fisiche e psicologiche; consapevolezza della propria forza, serenità e intelligenza, dovranno essere gli ingredienti giusti per uscire indenni dal “Granillo”; in fin dei conti anche un punticino ci basta.

Lo diciamo noi tifosi e  lo ha detto,  a gran voce,la Curva Anna al termine della partita quando ha salutato e applaudito la squadra: Con la Reggina senza paura.

Che vinca il migliore, che vinca il Siracusa. (Giuseppe Scandurra)

(foto: archivio siracusa2000)

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