Ragusa. Eseguito intervento salvavita all’Emodinamica dell’ospedale “Giovanni Paolo II”

Un delicato intervento salvavita, nei confronti un paziente ad elevata complessità, è stato eseguito ieri, presso l’Unità Coronarica dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa. La diagnosi era infarto miocardico complicato da shock cardiogeno e grave coronaropatia.

In pazienti del genere, la rivascolarizzazione delle coronarie può essere eseguita solo con impianto di sistema di assistenza ventricolare sx (Impella) che aiuta il cuore a pompare il sangue necessario alla sopravvivenza del paziente. Tale sistema, che nella maggior parte dei casi può essere impiantato dagli stessi cardiologi interventisti per via femorale, in questo caso – per la coesistenza di patologia severa delle arterie femorali – poteva essere impiantato attraverso l’arteria succlavia e per esposizione chirurgica diretta.

E’ proprio per questo che l’equipe di Chirurgia Vascolare dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, coordinata dal dott. Andrea Li Destri, si è spostata presso la sala di Emodinamica di Ragusa e ha preparato l’accesso vascolare per l’inserimento del sistema di assistenza ventricolare salvavita attraverso l’arteria succlavia; dopo l’impianto, è stata eseguita un’angioplastica con l’applicazione di tre stent nelle coronarie, ottenendo un immediato recupero delle condizioni cliniche del paziente e della pressione arteriosa. La collaborazione con il personale di Rianimazione ha consentito l’esecuzione di un’anestesia plessica e locoregionale che hanno minimizzato i rischi peri-operatori.

“Casi di questo tipo” – commenta il dott. Antonino Nicosia, Direttore del Dipartimento Cardio-Neuro-Vascolare dell’Asp 7 – “non sono molto comuni nel panorama italiano ed europeo. L’evento di ieri” – sottolinea – “deve essere, pertanto, considerato non comune: sia per la elevata professionalità degli operatori sanitari (medici e infermieri), ma anche per lo spirito di collaborazione del personale della Cardiologia e della Chirurgia Vascolare (peraltro afferenti allo stesso Dipartimento), che con una conduzione sinergica perfetta, anche con la Rianimazione, hanno permesso di salvare una vita umana”.

(foto: l’equipe dell’Emodinamica)

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